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Calcio Treviso, che batosta: 3-0 a Este in appena 20 minuti
Altro avvio choc dei biancocelesti, sul 3-0 Perticone si fa espellere e i giallorossi sfiorano il poker
Pietro Nalesso
24 Settembre 2023 alle 17:43
Due trasferte, due sconfitte. Al Nuovo Comunale di Este il Treviso cade per 3-0 sotto i colpi dell’Este. Succede tutto nel primo tempo con i gol di Moscatelli e Di Vido conditi dall’autogol di Meola.
Come a Chioggia, anzi, molto peggio. È un Treviso horror quello visto ad Este, con alcuni inquietanti tratti comuni con la gara del Ballarin. Eppure, l’umore e le premesse erano ben diverse: il 4-0 contro il Breno sembrava aver dato la spinta definitiva per iniziare il percorso stagionale, ma rivista a distanza di 8 giorni la vittoria contro i bresciani rappresenta un’illusione rispetto a quello che il Treviso è, almeno ora. Una squadra altalenante, che dopo 4 gare stagionali conta già due sconfitte e l’eliminazione dalla Coppa Italia di Serie D.
Al Comunale di Este la partita si è chiusa in 39’, ma i più maliziosi potrebbero accorciare il periodo in gara dei biancocelesti a 22 o 6 minuti. Dietro si balla, la terza coppia di centrali in altrettante partite di campionato soccombe ai movimenti di Okoli e Moscatelli: è su questo asse che i giallorossi passano dopo 50 secondi, in un’azione in cui il Treviso ingoia il boccone amaro senza opporre resistenza.
Ma Farabegoli e Perticone concedono sempre, De Poli non può farsi in quattro e commette un fallo al limite dell’area pochi minuti più tardi. De Vido trafigge Sperandio trovando l’incrocio, ma la reazione del Treviso è distante dall’essere dietro l’angolo. Al 22’ Meola si fa scippare il pallone al limite, De Vido lascia sul posto Farabegoli e trova la deviazione beffarda del centrocampista campano, luccicante contro il Breno e protagonista in negativo ieri con un’autorete.
A far suonare il de profundis di giornata ci pensa Perticone che, già ammonito, sfodera un colpo proibito a Moscatelli a palla ferma dopo aver subito il fallo dallo stesso attaccante di casa. Un gesto difficilmente spiegabile da parte del capitano e del simbolo di questa prima Serie D biancoceleste dopo oltre un decennio, un episodio che non rende onore alla carriera e alla figura di un difensore con 369 presenze in Serie B.
Fascia da capitano che, ad inizio ripresa, passa sul braccio di Simone Salviato, chiamato a mantenere alto l’umore di una truppa apparsa inerme in entrambe le fasi. Merito di un Este organizzato e presente, per carità, ma i difetti tattici e tecnici della squadra di Florindo non possono non essere menzionati. In chiusura di primo tempo, con il Treviso tremebondo e scoraggiato dal rosso sventolato da Mascolo a Perticone, Moscatelli centra la traversa su cross di Badon, sfiorando doppietta personale e poker di squadra.
Tripudio giallorosso per una formazione che per il 19º anno di fila ha trovato una vittoria in Serie D, mentre i fioi della curva Di Maio non smettono comunque di cantare in una soleggiata giornata atestina. Il secondo tempo è solo una formalità ai fini del risultato, ma Florindo lo concede a chi ha avuto meno minuti da inizio campionato: esordisce Lattuchella, che con il già citato Salviato e Mambelli rivoluziona la difesa, mentre Nunes debutta anche davanti alla retroguardia. Sottovia entra solo più tardi, al 21’, ma neanche con lui il Treviso riesce a far sporcare i guanti al portiere della formazione giallorossa, Agosti.
Sperandio dice di no sia ad Okoli (ancora farraginoso Okoli nella circostanza) e Moscatelli, poi c’è tempo per standing ovation della tifoseria di casa per i beniamini sostituiti da Pagan e gli olè nel palleggio finale.
Domenica al Tenni arriva la corazzata Cjarlins (pure lei però non in gran momento), “reagire” è la parola d’ordine. |
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